ALCUNE FONTI DI RISCHIO

Come spesso accade negli anziani si susseguono momenti di lucidità e responsabilità con momenti in cui un'alterazione della coscienza porta a non valutare fino in fondo il rischio delle proprie azioni. Tra le fonti di rischio:
- LE SCALE : per la loro struttura è univocamente riconosciuto che una caduta dalle scale provoca danni molto gravi alla persona
- LE USCITE DI SICUREZZA: si è riscontrato che gli anziani nelle case di riposo tendono ad uscire e, coscienti di essere controllati usano preferibilmente queste vie di fuga.
Altre fonti di rischio sono: la sala medica che contiene i farmaci, la cucina che contiene i coltelli, il gas che può provocare ustioni ed esplosioni, il magazzino con detersivi, possibili fonte di avvelenamento, ecc..

Il personale della casa di riposo controlla il comportamento degli anziani ma questi controlli li distraggono dalle normali funzioni per cui sono demandati e cioè la cura delle persone. Chiudere i locali con le normali serrature comporta portare un mazzo di chiavi considerevole e trovare sempre la chiave giusta per quella porta. Queste difficoltà portano a… lasciare le porte aperte. Il nostro dispositivo è comandato da una sola chiave di apertura: un badge di prossimità che può essere appendibile oppure portato al braccio. In assenza del dispositivo badge di prossimità si può aprire digitando il codice personale.

NORMATIVA

La diligenza nell'adempimento delle prestazioni che deve usare il soggetto gestore della struttura nell'elargire le prestazioni agli utenti non è quella del buon padre di famiglia di cui all'art. 1176 C.C. primo comma ma quella del debitore qualificato dall'art. 1176 C.C.secondo comma " che comporta il rispetto degli accorgimenti e delle regole tecniche obiettivamente connesse all'esercizio della professione". In effetti, per l'accettazione stessa del paziente si instaura un rapporto contrattuale di fatto: il contratto tacito di spedalità. Corte Cassazione sent. 6945/07: il rapporto che si instaura tra paziente e struttura ha fonte in un atipico contratto a prestazioni corrispettive con effetti protettivi nei confronti del terzo, da cui, a fronte di un pagamento del corrispettivo insorgono a carico della casa di cura, ne consegue che la responsabilità della casa di cura o dell'ente nei confronti del paziente ha natura contrattuale e può conseguire ai sensi dell'art. 1218 C.C. all'inadempimento delle obbligazioni direttamente a suo carico. SANZIONI: Responsabilità civile Responsabilità penale Al fine di scongiurare incidenti all'interno o all'esterno della struttura, in deroga alle norme sulle uscite di sicurezza e sulle scale come prescriveva il decreto 30/11/1983, per le strutture sanitarie vi è:
- Decreto Ministeriale del 18/09/2002 n° 227 del 27/9/2002
- Approvazione della regola tecnica di prevenzione incendi per la progettazione, la costruzione e l'esercizio delle strutture sanitarie pubbliche e private.

Art. 4.8.2 : Qualora, per necessità connesse a particolari patologie dei ricoverati, sia necessario cautelarsi da un uso improprio delle uscite, e' consentita l'adozione di idonei e sicuri sistemi di controllo ed apertura delle porte alternativi a quelli sopra previsti. In tali casi, tutto il personale addetto al reparto deve essere a conoscenza del particolare sistema di apertura ed essere capace di utilizzarlo in caso di emergenza. n.b. per uscite si intendono sia le scale che le vere e proprie uscite di emergenza.

INOLTRE tale normativa, pubblicata nel numero di Giugno 2010 dalla riviste dell'AIAS (Associazione professionale italiana ambiente e sicurezza) con circa 6.000 soci tra i consulenti della sicurezza, specificatamente nel numero dedicato alle emergenze nelle residenze sanitarie per gli anziani dice:

Uscite di sicurezza - Esigenze organizzative e sicurezza: le uscite di sicurezza non devono essere bloccate (con catene. legacci o altro) nel caso vi sia la necessità di evitare la fuga degli ospiti si deve utilizzare la tecnologia porte chiuse da magneti che si sganciano in caso di allarme – regole di progettazione – verificare con l'RSPP e con la direzione sanitaria quali uscite di sicurezza devono essere tenute bloccate e dotate di blocco elettrico collegato alla centrale allarme, sblocco automatico in caso di allarme comandato dalla centrale allarme, sblocco da parte degli operatori mediante tastiera a codice o badge al fine di consentire il traffico, sblocco di sicurezza mediante pulsante sotto vetro.